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 La pezza de casce, carnevale all'insegna della tradizione 

Vinchiaturo, 24 gennaio 2018

 

A Vinchiaturo l’attaccamento per la tradizione popolare si riscopre in occasione del Carnevale con la rievocazione della Pezza de Casce.
Due squadre, composte da quattro o più elementi per parte, si contendono la vincita di una pezza di formaggio. Protagonista del gioco è appunto la pezza che viene lanciata dai vari contendenti lungo un percorso quasi obbligato attraverso una parte del paese.
Regola fondamentale è che dal punto in cui, volta per volta, la pezza viene lanciata, a quello in cui si ferma, la stessa si deve vedere, altrimenti viene dichiarata cieca e di conseguenza la squadra del concorrente che ha sbagliato il tiro deve effettuare il lancio successivo dallo stesso punto in cui è avvenuto il lancio precedente, o addirittura, da un punto più lontano nel caso in cui la pezza, rotolando indietro nei tratti in salita, si sia fermata dietro il punto di lancio. Poiché il percorso presenta anche tratti in salita ed altri in discesa e vi è inoltre da attraversare, a circa metà gara, un vicolo disposto in modo tale che i lanci sono da effettuare con particolare abilità per non vederseli annullare, ne consegue che la gara stessa viene vissuta con grande fervore non solo dai concorrenti ma anche da tutti quelli che vi assistono e parteggiano rumorosamente per l’una o l’altra squadra.
È logico che la parentela o l’amicizia con un concorrente determina l’orientamento a parteggiare per una delle squadre, ma vi sono anche molti di quelli che, come suol dirsi, tirano i piedi a tutti, cioè ad ogni lancio, a prescindere da chi lo effettua, si augurano a voce spiegata che la pezza, essendo rotonda, rotoli ancor più indietro del punto di lancio oppure diventi cieca e ciò per rendere più lunga e appassionante la gara.
In passato si giocava con pezze di formaggio paesano, prodotte dai contadini vinchiaturesi, più piccole e più tenere di quelle industriali con cui si gioca da alcuni anni.
Già dopo pochi lanci gli spigoli della pezza paesana cominciavano a sbriciolarsi ed alla confusione derivante dal tifo degli spettatori e dai litigi che avvenivano tra i giocatori, si aggiungeva quella determinata dai ragazzi che, a frotte, si tuffavano anche sulla più piccola mollica di formaggio sbriciolato.
Ciò non avviene da quando si gioca con la pezza industriale, molto più pesante e dura, ma anche più costosa e, causa la forma più regolare, prevedibile nei rotolamenti.
Negli ultimi anni, grazie all’impegno della Pro Loco, la pezza di cacio è stata allargata anche alle donne e ai bambini.

 

 

 

 

 

 

 

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