La superficie della regione è divisa quasi equamente tra zone di
montagna, il 55,3% del territorio, e zone collinari, del 44,7% del territorio. La zona montuosa si
estende tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino Sannita. I
Monti della Meta (2241 m) formano il punto d'incontro della linea di confine tra il Molise, l'Abruzzo e il Lazio. Poi ci sono i Monti del Matese che corrono lungo il confine con la Campania e raggiungono i 2050 metri con il monte Miletto. A oriente, la zona del
Subappennino (Monti dei Frentani) degrada verso il mare con colline poco ripide e dalle forme arrotondate.
Le aree pianeggianti sono poche e di piccole dimensioni, le principali
sono la piana di Bojano nel Molise centrale e a occidente la
piana di Venafro.
La Bocca di Forlì, o Passo di
Rionero, (m. 891 slm) segna convenzionalmente il limite
tra Italia centrale e Italia meridionale.
Il clima è di tipo semi-continentale, con inverni generalmente freddi e nevosi ed estati calde e afose. Sulla costa il clima
è più gradevole, man mano che si procede verso l'interno diventa via via più rigido e le temperature si abbassano notevolmente (Campobasso nel periodo invernale è una
delle città più fredde d'Italia).
Le coste
Per 40 km il Molise è bagnato dall'Adriatico. La costa è bassa e sabbiosa tranne per il promontorio di Termoli, al cui riparo è stato costruito il porto artificiale da
dove partono navi per le Isole Tremiti e la Croazia. Lungo le coste ci sono anche alcune fasce pianeggianti, larghe non più di qualche chilometro. La formazione di
dune litoranee causava il ristagno delle acque dei torrenti con la conseguente formazione di paludi, da qualche tempo però eliminate con opere di bonifica. Quindi le
coste del Molise sono molto ampie e anche basse e sabbiose. I fiumi
I fiumi principali della regione sono il Trigno, a confine con l'Abruzzo, il
Biferno, ed il Fortore, a confine con la Puglia. Il Biferno è l'unico fiume che nasce,
scorre, e sfocia interamente nella regione Molise, più precisamente nella provincia di Campobasso. Le sue sorgenti danno copiosissime acque tanto che si ritiene che se
non sfruttate la portata del fiume sarebbe seconda al solo Po. In Molise nasce anche il
Volturno, che con una lunghezza di 175 km e un bacino
esteso per 5.550 km², è il principale fiume dell'Italia meridionale sia per lunghezza sia per portata.
I laghi
Il fiume Biferno è stato sbarrato da un invaso artificiale negli anni '70, la diga del
Liscione, e fu così formato il lago di Guardialfiera, il più esteso del
territorio. Altro lago di grande importanza è quello di Occhito che costeggia per diversi chilometri il confine tra Molise e Puglia. Inoltre, tra le Mainarde Molisane
sorge il bacino artificiale di Castel San Vincenzo, realizzato alla fine degli anni '50 e che fa parte dell'area molisana del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e
Molise. I laghi naturali sono pochi ed estremamente ridotti ed a carattere stagionale.
Ambiente
Nel Molise, oltre a essere presente il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
(Mainarde), sono presenti vaste aree boschive, soprattutto nella Provincia di Isernia,
che la rendono ricca di specie vegetali oltre che animali.
Di notevole importanza sono le Oasi del WWF (Monte Mutria e
Guardiaregia-Campochiaro), l'Oasi LIPU di
Casacalenda (la prima nata in regione), l'Oasi "Le Mortine" nel bacino fluviale del Volturno presso Venafro,
la riserva naturale di Collemeluccio con le sue
estensioni di boschi di abete bianco, la riserva MAB di
Montedimezzo, l'Orto Botanico di Capracotta, il
Torrente Verrino, il massiccio del
Matese.
La
flora molisana presenta molte varietà e consente di
dividere il Molise in tre zone: la fascia costiera
e delle colline litoranee, la zona delle valli interne e
delle medie altitudini e la zona montuosa del Massiccio
del Matese e delle alte vette.
La fascia costiera è contraddistinta da un terreno
ghiaioso e sabbioso e da una buona integrità
ambientale. La cornice naturalistica è caratterizzata
dalle pinete di Montenero, di Petacciato e di
Campomarino, fino alle dune e alla tipica
vegetazione del litorale, composta da arbusti che
si adattano al clima caldo e all'aridità estiva.
Lungo la collina interna ci sono zone di boschetti di quercie
e di roverelle, presenti fino a 1100 - 1200 metri
di altitudine. Questi boschetti si alternano a radure
fiorite, garrighe e alberi a basto fusto. Nell'interno
della regione, nella zona occidentale e nell'Alta Valle
del Volturno c'è una vegetazione tipicamente
mediterranea, con olivo e mandorlo.
La zona montana, intorno ai 1000 metri, ci sono le ginestre
e le piante aromatiche (rosmarino, salvia, origano
e timo), ampie distese di cerro, che formano alcuni
dei boschi più belli d'Italia. Sulle montagne intorno a
Campochiaro vive spontaneamente, e solo in questo luogo,
la Veronica Campiclarensi. Nei boschi ci sono
numerosi varietà di funghi e, soprattutto, di tartufo
bianco e nero.
Tra i 1300 e i 1500 metri ci sono faggi, fassini, abeti
e pini, che danno vita ad alcuni stupendi boschi, come
le abetaie di Agnone, di Monte Campo e di Pescopennataro,
le faggete di Montedimezzo a Vastogirardi, di Prato
Gentile a Capracotta, della Montagnola e di Colle
dell'Orso a Frosolone. Questi luoghi sono ideali per il geoturismo,
con sorgenti freschissime, montagne ricche di grotte,
pascoli verdi e boschi con una varietà straordinaria di
conifere, funghi e tartufi.
A queste altitudini è facile incontrare anche tigli,
aceri, ornielli, agrifogli e, nel sottobosco, felci
e ranuncoli. Sui monti del Matese è molto presente l'abete
e il pino nero, tipico dei climi rigidi ed inospitali.
Nelle zone ancora più elevate, dove il terreno diventa
roccioso, la vegetazione arborea si riduce per cedere il
posto a quella erbacea, mentre dove il terreno è
pianeggiante, come il pianoro di Campitello Matese, il
trofolgio, l'ortica, o cardi e i verbaschi formasi i
classici pascoli molisani.
fonte
testo: www.discovermolise.com
Il
Molise è caratterizzato da numerose aree che presentano
una notevole ed intatta naturalità, in cui possono
trovarsi specie animali, che in altre regioni sono
scomparse o sono notevolmente minacciate; un esempio è
costituito dalla selvaggina, la cui quantità è
paragonabile quasi a quella di un tempo. È possibile,
infatti, trovare diffusamente le quaglie a
Campolieto (CB), la starna soprattutto sui monti di
Spinete (CB), Frosolone (IS), Macchiagodena (IS), Longano
(IS), Miranda (IS) e la pernice su Monte Miletto e
sulle Mainarde.
La lepre è presente ovunque, sia in collina che in
montagna, grazie anche al sistematico ripopolamento
operato dalle Provincie di Campobasso e di Isernia,
nonchè dalle associazioni di cacciatori.
La volpe è molto presente in regione. È molto
diffusa nell'agro di Larino (CB), Casacalenda (CB),
Campolieto (CB), Carpinone (IS), Ripalimosani (CB) e Toro
(CB). Il cinghiale trova il suo habitat naturale
nelle zone dell'Alto Molise, nei boschi di Pescolanciano
(IS), Carovilli (IS), Vastogirardi (IS) ed Agnone (IS),
dove è proliferato, favorito dalla fitta vegetazione e
dai regolamenti sulla caccia, ma è molto diffuso anche
nel centro Molise, persino nei dintorni del capoluogo di
regione.
Qualche esemplare di lupo è presente sui Monti del
Matese, mentre il tasso, la donnola, la lontra
e la faina sono presenti un po' in tutte le zone di
montagna. Inoltre è possibile incontrare qualche
esemplare di Orso marsicano anche nella parte
molisana del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Sulle montagne dell'Alto Molise sono presenti anche cervi,
caprioli e daini.
Nell'Alto Volturno sono presenti diverse specie di
salmonidi, tra cui la trota fario. Vi sono anche ciprinidi,
cavedani, barbi, tinche, varioni,
scardole, alborelle ed anguille. Alle
foci dei fiumi molisani è possibile trovare anche cefali
e spigole.
Tra gli uccelli, ad altitudini elevate è possibile
trovare l'aquila, lo sparviero ed il falco.
Tra i rettili ci sono il saettone, il cervone,
la biscia e la vipera (sia aspide, che
vipera comune), la quale vive in zone pietrose di
montagna, in particolare sui Monti del Matese e su Monte
Meta. fonte
testo: www.discovermolise.com |